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I tarocchi dei Visconti

Oggi conosciamo i tarocchi come carte utilizzate per la cartomanzia, di cui possiamo leggere sul sito www.cartomanziaprofessionalealtelefono.com. Si tratta in effetti di un antico mazzo di carte, arrivato nell’Italia settentrionale nel corso del XIV° e del XV° secolo. Ad oggi degli antichi mazzi solo alcuni sono ancora visibili, in collezioni pubbliche e private. In particolare uno dei più noti è il mazzo dei tarocchi dei Visconti Di Modrone.

Cosa sono i tarocchi
Anticamente i tarocchi erano mazzi di carte da gioco; si dice che già in passato queste carte venissero utilizzate per la divinazione del futuro. In realtà però non ci sono attestazioni precise che confermano questo tipo di utilizzo. In più scritti si legge invece che le carte fossero utilizzare per classici giochi “di presa”, come quello che oggi chiamiamo briscola ad esempio. Oppure come passatempo per le corti e le famiglie signorili. Il gioco procedeva in questo modo: ogni convenuto pescava una carta e, stabilendo un turno e delle priorità, si cominciava una storia, che doveva continuare con elementi tratti dalle carte in possesso di chi aveva la parola. Un divertente gioco che di certo permetteva una socialità più piacevole, in tempi in cui le formalità sicuramente causavano limitazioni agli incontri.

Come sono fatti i tarocchi
I primi mazzi di tarocchi arrivarono nel nord dell’Italia, per poi diffondersi in tutta Italia. Non è dato sapere se abbiano di fatto ispirato le carte da gioco ancora oggi utilizzare, o se invece ne abbiano preso ispirazione. Sta di fatto che questi mazzi comprendevano gli arcani minori, le classiche carte oggi ancora usate, e gli arcani maggiori, ossia 22 carte con raffigurazioni varie, alcune abbastanza fisse, altre decise dal singolo illustratore. Nel primo periodo di diffusione di queste carte anche artisti poi divenuti celebri si dilettarono ad illustrarle, come ad esempio Michelino da Besozzo e addirittura si dice il Mantegna. Erano i signori a possedere le carte che ci sono rimaste nel corso del tempo, mentre le carte dei popolani, quelle usate quotidianamente nelle osterie, non ci sono pervenute.

I tarocchi Visconti
Tra i mazzi di tarocchi delle grandi famiglie italiane uno dei più famosi è quello detto dei Visconti di Modrone, oggi in mostra presso la collezione dei libri rari e dei manoscritti dell’Università di Yale. Il mazzo comprende le classiche carte da gioco, con 6 figure per ogni seme; più alcuni arcano maggiori, o trionfi, dei quali solo 11 sono disponibili oggi. Le figure rappresentate nei trionfi non era completamente prefissate, come invece avviene nei mazzi dei tarocchi di oggi, che comprendono di fatto solo gli arcani maggiori. Il mazzo dei Visconti comprende infatti anche tre carte dedicate alle virtù teologali. Il mazzo più completo è quello detto Pierpont-Morgan Bergamo, realizzato per Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Si possono ancora ammirare ben 19 arcani maggiori, ma alcuni sono di epoca successiva rispetto alle carte originali. L’utilizzo di carta sottile e pregiata ha purtroppo decretato la scomparsa di buona parte di queste carte, cosa che ci impedisce di conoscere la grande varietà un tempo disponibile.