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Tarocchi e Sibille: cosa sono e a cosa servono

“Tarocchi” e “sibille” sono due termini che oggi vengono frequentemente associati al mondo della cartomanzia, tuttavia è molto intrigante scoprire cosa sono in modo più dettagliato, considerando anche la loro antichissima storia.

La figura delle sibille è senza dubbio quella più antica: queste donne sono citate molto spesso nella mitologia greca e in quella romana, tuttavia non sono dei personaggi di fantasia, al contrario sono realmente esistite in epoche remote.

Chi erano, dunque, le sibille?

Le sibille erano delle donne vergini a cui le relative comunità riconoscevano dei poteri sovrannaturali, nello specifico delle innate capacità di predire il futuro, e che per tale ragione erano consultate al fine di sfruttare le loro innate facoltà profetiche.

La presenza delle sibille nei reperti storici è sorprendentemente massiccia, e abbraccia in modo evidente svariate epoche: come detto, anzitutto, queste donne in grado di predire il futuro ricorrono in innumerevoli opere letterarie, al punto che ricostruendo un elenco delle sibille appartenenti alle varie aree geografiche è necessario citare decine e decine di nomi.

Una sibilla che merita senza dubbio una menzione speciale è la Sibilla Cumana: questa sibilla è considerata una delle più antiche in assoluto ed è rappresentata in diverse opere di artisti italiani e stranieri, da Giacomo Di Chirico a Jan van Eyck, senza dimenticare la celebre rappresentazione situata nel cuore della Cappella Sistina.

Se si intendono citare i dipinti dedicati ad altre sibille l’elenco diviene ancora più lungo, ed è proprio nella Cappella Sistina che è possibile trovarne diversi, tutte straordinari, frutto dell’eccezionale talento di uno dei più importanti artisti italiani di tutti i tempi, ovvero Michelangelo.

La figura della sibilla, dunque, è estremamente ricca di storia e di fascino: è assai suggestivo come queste donne abbiano rappresentato un’autentica istituzione in tante diverse società, oltre che in svariate epoche storiche, e in tutto questo vi è una dose di mistero tutt’altro che trascurabile.

La storia dei tarocchi è meno antica rispetto a quella delle sibille, ma non certo meno interessante.

I tarocchi sono dei particolari mazzi di carte, normalmente composti da 78 pezzi, i quali propongono una serie di suggestive raffigurazioni.

In principio, queste particolari carte erano adoperate per scopi ludici: i tarocchi iniziarono a diffondersi nell’Italia settentrionale, soprattutto in Emilia Romagna, a Milano e in alcune zone del Trentino, e venivano utilizzati nell’ambito di giochi di presa di vario tipo.

Queste insolite carte, a breve tempo dalla loro diffusione, videro presto modificare la loro finalità di utilizzo: i giochi in cui erano utilizzate, infatti, furono presto abbandonati, e allo stesso tempo i tarocchi iniziarono ad essere associati al mondo dell’occulto.

Non è ben chiaro in che modo i tarocchi iniziarono a divenire uno strumento per la pratica dell’occultismo, tuttavia è un dato di fatto che molti importanti nomi relativi a tale mondo, da Antoine Court de Gébelin a Gérard Encausse, resero le pratiche occulte e i tarocchi un vero e proprio binomio.

Sono state realizzate tante diverse tipologie di tarocchi, ognuna delle quali prevede delle particolari raffigurazioni, e tra i tarocchi più noti vi sono senza dubbio i cosiddetti Tarocchi di Marsiglia, massicciamente diffusisi in Francia.

L’effettuazione di pratiche occulte, tralasciando tutti i rituali annessi, avveniva sostanzialmente pescando alcune di queste carte dal mazzo e interpretandole non solo in base alla loro raffigurazione, ma anche alla loro sequenza.

É questa, dunque, l’interessante storia dei tarocchi e delle sibille, una storia per alcuni versi oscura e che anche per questo non può che affascinare gli appassionati del mondo dell’ignoto.

Le parole “tarocchi” e “sibille” sono adoperate ancora oggi: con il termine sibilla si fa riferimento a quelle donne ritengono di avere delle proprietà paranormali e che, alla luce di questo, propongono dei consulti a tutte le persone che desiderano avere un quadro nitido del proprio futuro.

I tarocchi, appunto, sono lo strumento tramite cui le odierne sibille riescono a predire il futuro: sulla base del tipo di carte che vengono estratte dal mazzo, e anche in relazione, ovviamente, a quanto la persona interessata intende conoscere, le odierne sibille sono in grado di fornire delle risposte ai quesiti che vengono loro rivolti.

Se si parla di tarocchi e di sibille, dunque, non si fa riferimento esclusivamente al passato: trattandosi di scienze occulte è assolutamente legittimo nutrire dello scetticismo circa tali pratiche, quel che è certo tuttavia è che i consulti di cartomanzia sono ancora oggi una realtà.

Articolo realizzato in collaborazione con le cartomanti del sito cartomanteabassocosto.com, il servizio di cartomanzia a basso costo più conveniente del web.